5.10.16

Auricoloterapia

L’auricoloterapia è un metodo per indurre beneficio o alleviare dolore attraverso punti specifici mappati sul padiglione auricolare. Una riflessologia che applicata all’orecchio si riesce ad agire su organi o distretti di tutto il corpo.
Le radici dell’auricoloterapia si perdono nella notte dei tempi, già Ippocrate IV sec a.c. riferisce di trattamenti per l’impotenza incidendo il padiglione auricolare , e in tempi più recenti nel X secolo Avicenna incideva il padiglione posteriore dell’orecchio per il mal di testa.
Nel 1637 un medico portoghese Zacutus Lusitanus descrive l’utilità delle cauterizzazioni dell’orecchio nel trattamento delle nevralgie del nervo sciatico.
Solo nel 1951 un medico francese Paul Nogier, già interessato all’agopuntura, all’omeopatia e alla psicoterapia, scopre tramite i medici della regione di Lione, un calo immediato del dolore da nevralgia sciatica, con la cauterizzazione a livello del padiglione auricolare.
A Paul Nogier l’antelice gli apparve come l’immagine del rachide, dove le vertebre cervicali erano in basso e le lombari in alto, scoprendo questa corrispondenza dell’antelice con la colonna vertebrale.
Il padiglione rappresentava l’immagine del feto nell’utero.
In questa mappa il corpo umano era proiettato nel padiglione, con una forma di feto capovolto, facendo cosi’ il Dottor Nogier, fece una prima sistematizzazione del sistema auricolare che fu chiamato “ terapia di auricolo-agopuntura”
Da questa scoperta Nogier inizio uno studio sistematico, trattando differenti patologie e usando varie combinazioni di punti, individuò con precisione le localizzazioni comprendendo il meccanismo d’azione del nuovo metodo terapeutico.

Nel 1957 Nogier propone la prima mappa contenente 40 punti.
La mappa di Nogier viene introdotta molto presto in Cina, dove conosce un notevole sviluppo.
Già nel 1959 il Prof. Xu Zuolin pubblica un lavoro su 255 casi di applicazione clinica in auricoloterapia.
Negli anni seguenti la mappa viene arricchita di oltre 100 punti e intorno agli anni 70 si raggiunge l’apice con diverse centinaia di agopunti auricolari.
Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha standardizzato 43 punti auricolari.
Le nuove ricerche degli anni 90 in Cina sviluppano delle cartografie molto più complete e realistiche, che sposano semplificazione e una maggior precisione del metodo.
In Cina questa mappa è diventata il modello di riferimento.
Ma com’è possibile che dall’orecchio si possa accedere a tutto il corpo?
E perchè questi punti sono dolorosi quando una zona o un organo è anch’esso doloroso?
Questo fenomeno è spiegato per mezzo del sistema nervoso.
Il punto dell’orecchio è collegato ad una zona del corpo attraverso il sistema spinotalamico e reticolare, per cui se una zona periferica è dolorosa, la pressione del punto auricolare diventa anch’essa dolorosa e quindi questi punti riflessi si usano per eliminare il dolore. La sensibilità al dolore nei trattamenti di auricoloterapia varia secondo la sensibilità dei soggetti e la modalità di trattamento.
L’auricoloterapia è quindi un microsistema, cioè un’area ristretta del corpo dove si proiettano e riflettono funzioni e strutture del corpo.

Quali sono i metodi di trattamento dei punti auricolari?
Il metodo più classico e diffuso per il trattamento dei punti auricolari è l’agopuntura: si utilizzano aghi filiformi (tenuti infissi per alcuni minuti) oppure aghi a dimora (tenuti in sede per alcuni giorni): si tratta di una metodica di stretta pertinenza medica.
Anche la moxibustione può essere utile in patologie specifiche: i punti, ad esempio, possono essere scaldati con un bastoncino d’incenso. Talvolta invece si usa far sanguinare dopo aver punto con una lancetta.
Esistono in realtà altre metodiche meno invasive, che si possono considerare a tutti gli effetti nelle competenze di un naturopata:
  •  Massaggio: è molto comodo utilizzarlo come autotrattamento oppure sui bambini. Si può trattare tutto l’orecchio, pinzettando lungo il percorso delle sue strutture anatomiche con pollice e indice contrapposti oppure premendo semplicemente con la punta dell’indice.
  • Pressione: si possono premere delicatamente i punti con opportuni stiletti con l’estremità arrotondata (ce ne sono anche dotati di molla per ottenere un maggior controllo sulla pressione). Con la pressione si può valutare la sensibilità dei diversi punti, quelli più sensibili o dolorosi saranno da trattare con maggior cura e costanza.
  •  Applicazione di cerotti con seme di vaccaria: si utilizzano questi piccoli semi che vengono applicati ai punti e tenuti in sede alcuni giorni, avendo cura di premerli più volte al giorno (secondo i casi). L’applicazione di semi di vaccaria è assolutamente sicura, essi non provocano mai reazioni avverse (allegie, ulcerazioni): talvolta però un punto stimolato può risultare molto doloroso, nel caso non si riuscisse a sopportare a lungo questo dolore si può tranquillamente togliere il seme staccando il cerotto.
  • Laser: si punta un raggio laser su punti o aree.
  •  Elettrostimolazione: si utilizzano dei puntali collegati a un circuito elettrico per stimolare i punti, si percepisce una lieve scarica di corrente a bassa intensità, in genere ben tollerata.
  • Applicazione di microsfere magnetiche (placcate in oro o argento): sono un’alternativa più efficace rispetto ai semi di vaccaria poiché agiscono in modo continuo senza dover essere manipolate. 

Quali sono i vantaggi dell’auricoloterapia?
L’auricoloterapia consente di trattare tutto l’organismo intervenendo su una porzione limitata di esso, l’orecchio. 
Non è necessario trattare molti punti (bastano da 1 a 5 punti per lato) per ottenere un effetto di riequilibrio generale di corpo e mente, anche in assenza di disturbi specifici.
Il trattamento dei punti dell’orecchio può dare risultati sorprendenti, probabilmente per il  per la suo diretto collegamento con il sistema nervoso centrale.

In particolare l’auricoloterapia potrà essere il trattamento di prima scelta in casi di:
– dolore acuto
– squilibri energetici o somatizzazioni su organi specifici (es.fegato, stomaco)
– crisi acute nel contesto di disturbi cronici: crisi d’asma, crisi allergiche, ansietà per eventi imminenti
– problematiche nervose e neurovegetative: tensione nervosa, depressione, fobie, disturbi dell’appetito
– disturbi digestivi e dell’alvo, specie se di origine nervosa: ad esempio in caso di stipsi, colon irritabile, ulcere
-terapia antifumo: l’auricoloterapia con ago (anche a permanenza) oppure l’elettrostimolazione (ed eventualmente seme di vaccaria) è da considerare terapia elettiva contro la dipendenza dal fumo, ma anche da sostanze stupefacenti e psicofarmaci.

Quanto durano i trattamenti e con quale frequenza bisogna sottoporsi
La durata di una seduta si aggira di solito intorno ai 20-30 minuti.
Il numero delle sedute varia molto secondo i casi e i metodi di trattamento.
Nei casi acuti si può trattare anche più volte al giorno, in quelli cronici possono servire 1-2 sedute la settimana per tempi lunghi, in base ai risultati.
L’uso dei semi di vaccaria e delle microsfere magnetiche consente di mantenere l’effetto ottenuto durante la seduta.


In quali casi è controindicata l’auricoloterapia?
Il trattamento dei punti auricolari è da evitare
– in gravidanza
– su punti dell’orecchio che presentano alterazioni cutanee (mi, lesioni)
– ai soggetti che assumono psicofarmaci.


Guarire utilizzando una semplice molletta per il bucato.. Articolo pubblicato sul sito Salute Eco Bio

Applicare una semplicissima molletta sul padiglione auricolare. I punti che
vedete nella foto sono vari, ogni numero, corrisponde ad una zona d’azione differente.




N.1: Schiena e Spalle. -  Aiuta ad allegerire le contratture muscolare.
N.2: Stomaco, Intestino, Reni, Fegato. - Aiuta la digestione e la depurazione dell’organismo
N.3: Apparato Muscolo-Scheletrico. - Allevia dolori articolari ossa e legamenti.
N.4 Apparato Respiratorio. - Stati influenzali, tosse, gola, e raffreddore. La posizione poco sotto metà orecchio
N.5: Apparato Digerente. - Aiuta la funzionziolità dei singoli organi sino all’espulsione regolarizzando anche l’attività intestinale.
N.6: Testa – Allevia emicranie e capogiri.







Questo articolo non sostituisce in alcun modo il rapporto tra medico e paziente. I suggerimenti sono finalizzati alla divulgazione e alla sensibilizzazione su comportamenti di vita sana e di benessere. Non intende rappresentare una guida per automedicazione, diagnosi o cura che rientrano esclusivamente di competenza medica.



FONTI BIBLIOGRAFICHE
Paul Nogier – Introduzione pratica all’Auricoloterapia – Libreria Cortina Torino
Paul Nogier – Mappa di Auricoloterapia – RED
Carmignola, Speronello, Zampieri – Auricoloterapia Cinese – Edizioni Prosa